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Chiedono a CARICOM di appoggiare ritorno alla democrazia in Haiti
Basseterre, St.Kitts, 26 mar (PL) Diverse organizzazioni
haitiane hanno chiesto oggi alla Comunità dei Caraibi (CARICOM) di chiedere
il ritorno del presidente Jean Bertrand Aristide, insistere in una ricerca da parte dell'ONU
su come è stato abbattuto il suo governo e di respingere di riconoscere qualsiasi altro.
Marguerite Laurent, presidentessa del gruppo di avvocati Haitian Lawyers Leadership, in rappresentazione di 50 organizzazioni dentro e fuori questo paese, ha enunciato oggi in una conferenza stampa che l'accaduto del 29 febbraio non Ë stato altro che un golpe di stato, risultato di un'operazione militare preparata molto bene.
Guy Philippe, presunto capo dell'opposizione haitiana, fu allenato dalle forze speciali degli USA e le bande armate erano soldati allenati molto bene, ha svelato l'avvocatessa.
La giurista ha respinto le accuse di corruzione e repressione diffuse dalla stampa contro Aristide e ha detto che degli importanti media avevano partecipato in una campagna contro il presidente.
Quanto ai progressi avuti durante il governo di Aristide, Laurent ha rilevato la riduzione alla metý dell'indice di analfabetismo, la costruzione di 100 scuole, in confronto con le 30 esistenti prima del suo arrivo al potere, tra altri successi.
Marguerite Laurent ha detto che il documento consegnato al Segretario di CARICOM ringrazia questo gruppo regionale della sua valorosa posizione nel caso di Haiti e chiede di mantenerla, cosÏ come alcune proposte d'azione approvate dalla riunione di Bridgetown, Barbados, il 20 marzo, con la partecipazione di organizzazioni regionali per mobilitare l'opinione pubblica.
L'incontro di Barbados ha proposto non soltanto d'insistere nella conduzione di un'indagine da parte delle nazioni Unite, ma presentare una risoluzione di fronte all'Assemblea Generale dell'ONU chiedendo il rientro d'Aristide e la ritirata delle truppe straniere coinvolte nel golpe.
I capi di governo del CARICOM continuano avanzando nella discussione dell'agenda dell'incontro, che deve concludersi oggi con degli accordi e un comunicato sul tema di Haiti.
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